𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑢𝑛’𝑎𝑟𝑡𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑎𝑑𝑜𝑣𝑎𝑛𝑎 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑟𝑜𝑔𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎 𝑏𝑎𝑠𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙’𝒊𝒏𝒕𝒆𝒓𝒑𝒓𝒆𝒕𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍 𝒄𝒊𝒄𝒍𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒏𝒂𝒕𝒖𝒓𝒂 𝒏𝒆𝒍 𝒏𝒐𝒔𝒕𝒓𝒐 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒 ℎ𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑣𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑙’𝑖𝑑𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑎̀ 𝑓𝑟𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑒𝑣𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒.

La mia pittura vede come luogo d’elezione l’𝐎𝐫𝐭𝐨 𝐁𝐨𝐭𝐚𝐧𝐢𝐜𝐨 𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐝𝐨𝐯𝐚 dove la magnifica integrità delle specie vegetali si è conservata intatta.

Un incontro fatale, avvenuto nell’Orto patavino con le VictoriaCruziana e EurialeFerox ninfee stupefacenti per le eccezionali dimensioni e la peculiare forma “a culla”, ma soprattutto per l’esemplare capacità di rigenerarsi dalla materia stessa della loro decomposizione, ha avviato un’osservazione ininterrotta e metodica durata molti anni.

Su questa ho innestato la mia 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐩𝐢𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢𝐜𝐚, ammirando e osservando la costante metamorfosi e concentrandomi sul 𝐦𝐢𝐬𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐚𝐜𝐪𝐮𝐚 𝐢𝐦𝐦𝐨𝐭𝐚 che contiene una moltitudine di indizi di vita e morte. In questo ho visto la 𝐦𝐞𝐫𝐚𝐯𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚 farsi plastica e poi guastarsi. E’ proprio qui che ho fissato la mia dimora poetica, in questa soglia tra il disfacimento e l’origine.